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Comunicazione

Federer gioca a tennis con Carola e Vittoria, vince la bontà

08.09.2020

Prendi il tennista più famoso del mondo, due ragazzine appassionate, un pubblicitario sveglio, un’azienda attenta, un piatto di pasta, mischia il tutto insieme a un virus che ha scatenato una pandemia mondiale e il risultato è un caso di studio sulla comunicazione dei nostri tempi.

Carola e Vittoria sono le protagoniste, due ragazzine di 11 e 13 anni, vivono in due case prospicienti, tenniste a livello amatoriale, ma sufficientemente brave.

Durante i mesi di quarantena, come tutti, non potevano uscire, andare a scuola, andare a giocare. Cosa si sono inventate? Perché non provare a palleggiare da una terrazza all’altra dei rispettivi palazzi?

La cosa, grazie a un video, diventa virale, abbastanza da attirare l’attenzione di qualcuno in Barilla che, guarda caso, in questi ultimi mesi ha come testimonial proprio un tennista, non uno qualsiasi, il più bravo degli ultimi 15 anni, Roger Federer in uno spot ironico nel quale recita anche Davide Oldani che colpisce nel segno, giocando sulla rispettiva professionalità dei due protagonisti.

In questo modo il piatto di pasta, già iconico di suo, diventa il messaggio di universalità che unisce sport, popolarità, buona cucina. A quel punto l’idea di sfruttare la fantasia delle giovani tenniste ai fini di una “buona” comunicazione è immediata e non importa se questa sia nata in azienda o dall’agenzia che la segue.

Quale sia stata la modalità di contatto delle famiglie di Carola e Vittoria poco importa, così come se le stesse sapessero realmente lo scopo della realizzazione del video e, soprattutto, della presenza del campione svizzero.

Determinante per la comunicazione è l’effetto finale, la sorpresa che sembra spontanea delle ragazze di vedere apparire Federer, l’empatia dello stesso, la realizzazione di un video in stile amatoriale, quasi fosse la registrazione di un fatto vero.

Il risultato è un caso di comunicazione molto interessante, perché l’obiettivo finale di parlare della pasta, resta giustamente sullo sfondo, quasi come se fosse normale che, dopo aver giocato, Carola, Vittoria e Roger suggellassero la nuova amicizia davanti a un fumante piatto di pasta al pomodoro, simbolo di convivialità e, naturalmente, di italianità.

In comunicazione questi sono casi dettati dalla sorte, ma la bravura sta proprio nel saper cogliere al volo questi colpi di fortuna e trasformarli in esiti favorevoli.